Rassegna stampa agosto 2021

Pubblicato il 27/08/2021 - Marco Chinaia
La Rassegna Stampa Quantalys: in un'unica pubblicazione le posizioni e le analisi delle varie SGR

 

ALLIANCEBERNSTEIN: “I cambiamenti nella politica innescheranno un rialzo dell’inflazione?”.

Con l’evolversi delle priorità che vede l’entrata in gioco di nuove sfide per le banche centrali, quali: disuguaglianza, cambiamento climatico e gestione del debito, il controllo dell’inflazione rimarrà ancora l’obiettivo primario?

Fino a poco fa, le banche centrali avevano un compito semplice: mantenere la stabilità dei prezzi. Oggi sono state coinvolte in settori diversi: ridurre le disuguaglianze, supportare la transizione verde, ecc. Se l’inflazione diverrà solamente uno dei tanti obiettivi, sicuramente ci sarà il rischio che venga messo da parte per focalizzarsi su tematiche più pressanti.

Se da un lato le banche centrali dei Paesi sviluppati continuano per la maggior parte a porsi un target di inflazione pari circa al 2%, dai recenti discorsi emerge la possibilità che stiano già iniziando a distogliere l’attenzione da questo obiettivo. Pochissimi episodi storici di inflazione elevata, infatti, hanno preso le mosse da un tentativo esplicito di spingere i prezzi al rialzo. Piuttosto, l’inflazione è salita in maniera indiretta mentre i policymaker perseguivano altri obiettivi. AB si aspetta che nei prossimi anni avvenga la stessa cosa e quindi che l’inflazione sia destinata a muoversi nettamente al rialzo.

 

Al link AllianceBernstein.com l’articolo completo a cura di Darren Williams, Director—Global Economic Research e Guy Bruten, Chief Economist—Asia-Pacific in AllianceBernstein.

 

PICTET: “Ampiezza, stabilità e qualità: obbligazioni societarie asiatiche”.

Il mercato delle obbligazioni societarie asiatiche è diventato una classe di attivi strategica che offre livelli di reddito dignitosi. E, aspetto cruciale, è anche prevalentemente investment grade”.

Circa 16.000 miliardi di dollari di titoli a reddito fisso globali continuano a essere scambiati a rendimenti inferiori allo zero, rappresentando, di fatto, un grosso problema per gli investitori. Infatti, la presenza nei portafogli di obbligazioni a reddito fisso, soprattutto investment grade, risulta essenziale per la diversificazione di portafoglio.

Una soluzione potrebbe essere ricercata semplicemente nell’esposizione verso le obbligazioni con rating inferiore. Anche se questa strada non risulta aperta a tutti, in quanto i rendimenti delle obbligazioni non investment grade potrebbero essere più elevati, ma più elevata potrebbe essere anche la loro volatilità. Inoltre, questo approccio non prende in considerazione le possibili restrizioni normative sulle esposizioni al debito high yield.

Soluzione alternativa vede la considerazione delle obbligazioni societarie asiatiche denominate in dollari USA. Molti fattori concorrono nel raccomandarla come una scelta strategica. Per cominciare, il suo peso. L'asset class è cresciuta rapidamente e oggi ne fanno parte un'ampia gamma di emittenti che operano in tutti i principali settori industriali. Ancor più importante, si tratta di un mercato prevalentemente investment grade e offre anche un sostanziale differenziale di rendimento rispetto a emittenti con rating simili, con sede nei mercati sviluppati. In altre parole, il mercato delle obbligazioni societarie asiatiche è troppo grande e troppo prezioso per essere ignorato.

 

Al link AM.Pictet l’articolo completo a cura di Qian Zhang, Senior Client Portfolio Manager.

 

CANDRIAM: “Ottimi utili e tassi in calo sostengono i mercati finanziari”.

Azioni Europee: luglio positivo, soprattutto per le azioni dell’UEM

I mercati europei hanno messo a segno un altro mese leggermente positivo, soprattutto nell’UEM. I titoli growth hanno continuato la loro ripresa rispetto al comparto value ma, al contrario degli Stati Uniti, non vi è stata una reale differenza di performance tra le large e le small cap. Anche a livello settoriale, la performance non si è discostata di molto, con l'eccezione del settore energetico e dei beni di consumo di base che hanno arrancato.

Azioni USA: l'attività economica USA ha superato i livelli pre-pandemici

Nel secondo trimestre dell'anno l'attività economica statunitense ha superato i livelli pre-pandemici. La crescita è stata trainata principalmente dai consumi, dagli investimenti e dal calo dei tassi d’interesse. Nei mercati USA, i titoli growth hanno continuato il loro processo di ripresa rispetto al comparto value. A livello settoriale, i settori dei servizi di pubblica utilità e il settore finanziario hanno registrato le performance migliori, seguiti dal settore sanitario, che è stato in grado di recuperare le sottoperformance registrate da inizio anno.

Mercati emergenti: ancora alle prese con alti tassi di riproduzione

Luglio è stato un mese volatile per i mercati emergenti, con l'indice MSCI EM che ha registrato una correzione del 7% nel corso del mese, e ha finito per cedere tutti i guadagni dell'anno. La correzione è stata guidata in gran parte dalla Cina, dal momento che il crescente inasprimento normativo ha portato a una brusca correzione delle azioni cinesi, in particolare quelle dei settori doposcuola (After-School Tutoring), sanità, servizi immobiliari e tecnologia con quotazione primaria negli Stati Uniti.

In questo contesto di riferimento, quale sarà il posizionamento strategico di Candriam?

 

Al link Candriam.it l’articolo completo.

 

ANIMA: “Le ragioni di un timore eccessivo”. 02.08.2021

Nelle ultime settimane l’opinione dei mercati sul quadro macroeconomico globale è radicalmente cambiata rispetto alla prima parte dell’anno. Gli investitori hanno iniziato a temere che l’aumento dei contagi da variante delta possa portare a nuove misure restrittive e guardano con attenzione alle politiche economiche implementate dalle autorità cinesi. Questi sviluppi hanno determinato una rapida discesa dei rendimenti obbligazionari e violente rotazioni all’interno dei mercati azionari.

Anima ritiene che le preoccupazioni degli investitori siano eccessive per diverse ragioni, per quanto riguarda la variante delta, i vaccini offrono un’elevata copertura dal rischio di contrarre la malattia in forma grave e per questo, nei Paesi sviluppati, dove le campagne vaccinali sono ad uno stadio avanzato, si ritiene remota la possibilità di incorrere in nuove misure restrittive.

Per quanto riguarda la crescita economica globale la ripresa non risulta omogenea tra le diverse aree geografiche, ma mantiene senz’altro un buon ritmo. Per l’Area Euro si stima una crescita nel 2021 del + 4,8%, per gli USA una crescita del PIL del + 6,5% nel secondo trimestre, mentre per la Cina una crescita del + 7,9% del PIL nel secondo trimestre.

Con riferimento all’inflazione, le attuali pressioni sono di natura temporanea, ma si crede che gli squilibri tra domanda e offerta, dovuti alle riaperture, possano mostrare una certa persistenza alimentando il ritorno di una narrativa reflazionistica.

In questo contesto di riferimento, le banche centrali, si confermeranno accomodanti, con piccoli cambiamenti all’orizzonte, come la conferma dell’inizio, entro la fine dell’anno, del tapering da parte della Fed e la gestione del PEP da parte della BCE.

Alla luce di questo contesto qual è la view di investimento di Anima SgR?

 

Al link Anima.it il video completo a cura di Carlo Majolo, Investment Advisory.

 

EUROMOBILIARE: “Radar: Un ferragosto movimentato”.

Le sedute “ferragostane” hanno evidenziato un crescente malessere tra gli investitori a fronte di tre principali fattori:

  • la pubblicazione di dati macroeconomici deludenti e decisamente al di sotto delle stime, a partire da quelli statunitensi;
  • l’aumento della tassazione sui grandi redditi prevista dal piano per la “prosperità comune” avanzato dalle autorità cinesi, il quale ha finito per penalizzare il mercato azionario cinese;
  • la concreta possibilità di un avvio del tapering già alla fine di quest’anno scaturita dai verbali dell’ultima riunione della banca centrale americana.

Si sta assistendo ad uno scenario di rallentamento su cui si vanno ad innestare politiche tendenzialmente restrittive sul fronte fiscale e regolamentare in Cina, e sul fronte fiscale negli USA. Sullo sfondo troviamo la variante delta che continua a correre velocemente, sebbene la probabilità di nuovi lockdown resti contenuta.

L’insieme di queste variabili si è tradotto in performance negative per il comparto azionario, guidato al ribasso dai titoli ciclici e finanziari.

Al link EuroSgR.it il podcast completo a cura di Paola Bianco, Investment Strategist di Euromobiliare SgR.

 

ALGEBRIS: “Global Credit Bullets”. 09.08.2021

Occupazione USA – di bene in meglio

Il rapporto sull’occupazione USA di luglio ha riportato dati piuttosto positivi. Il report evidenzia un aumento di 943 mila nuovi posti di lavoro non agricoli (Non-Farm Payrolls), battendo il consensus di 870 mila unità. Buoni anche i risultati sulla crescita dei guadagni medi e sulla disoccupazione. Anche la composizione dei guadagni occupazionali manda segnali confortanti: i settori in riapertura hanno rappresentato un terzo dei guadagni. Tuttavia, l’economia statunitense presenta ancora 5,7 milioni di posti di lavoro da assegnare per colmare il divario rispetto a febbraio 2020, di cui un terzo nei settori in riapertura.

Tassi – Ritorno ai minimi

Nonostante il forte segnale proveniente dall’economia, i tassi sono tornati ai livelli di stagnazione. I tassi europei sono a soli 10 p.b. dai minimi del 2020, mentre i Treasuries sono un po’ più alti in termini nominali, ma a 50 p.b. dai massimi di marzo e decisamente negativi in termini reali. Ma con una Cina e una variante delta che diventano una minaccia sempre meno significativa per la ripresa globale, si pensa ad una probabile svolta dei tassi nei prossimi 1-2 mesi.

Covid – La variante delta muove verso est

In Cina, l’attenzione si è spostata dalla politica economica del governo alla variante delta. La stampa locale riporta chiusure multiple in 50 città del Paese, e Wuhan ha ripreso i test di massa. La ripresa dei casi in Cina ha aggiunto qualche preoccupazione nei mercati, soprattutto dopo l’incertezza sulla crescita e sulla politica che ha caratterizzato le ultime settimane. Nonostante ciò, le autorità cinesi hanno mostrato un atteggiamento molto cauto anche durante la prima ondata, quindi è meno probabile che la situazione si aggravi rispetto agli Stati Uniti o all’Europa. Si continua a pensare che la maggior parte delle incertezze provenienti dalla Cina deriveranno dalla politica piuttosto che dal Covid.

 

Al link Algebris.com il video completo a cura di Carlo Majolo, Investment Advisory.

 

PIMCO: “Asset allocation: più liquidi e flessibili con i bond”.

Il supporto politico, monetario e fiscale post pandemia ha probabilmente raggiunto il suo punto di picco, con una pandemia che ormai sta procedendo verso il ritiro in gran parte del mondo. Le banche centrali dei principali Paesi sviluppati hanno iniziato a fare passi avanti verso la normalizzazione delle loro politiche monetarie. Secondo Pimco, grazie a questi fattori, l’economia globale continuerà la sua ripresa in modo irregolare per poi passare a un ritmo omogeno, ma non prima del 2022.

Con riferimento all’inflazione, dato che essa segue la crescita con un certo ritardo, si prevede che quella dei mercati sviluppati raggiungerà  il picco nei prossimi mesi. Tuttavia, tempistica e entità̀ sono incerte a causa di vincoli di fornitura, tra cui una carenza di semiconduttori a livello globale. Quindi, nonostante l’inflazione sia in aumento, in particolare negli Stati Uniti, si ritiene sia ancora un fenomeno di natura transitoria. Infatti, Pimco prevede che l’inflazione chiuda il 2021 a un ritmo medio annuo del 3%, prima di portarsi di nuovo all’1,5% nel 2022.

In questo contesto di riferimento quali saranno le principali implicazioni per gli investitori?

 

Al link Bluerating.com il video completo a cura di Francesca Vercesi, Bluerating.

 

VONTOBEL: “Volatilità in aumento, niente paura per gli stock picker attivi”.

M. Benkendorf (CIO boutique quality growth di Vontobel): “È importante concentrarsi sulla qualità nei mercati di oggi, cercando aziende con una crescita costante e sostenibile degli utili”.

L’oscillazione dei dati economici di trimestre in trimestre fa presagire un’elevata volatilità dei mercati azionari fino alla fine del 2021. Ma, considerato che la politica dei tassi d’interesse dovrebbe rimanere accomodante per i prossimi 18 mesi e che la minaccia del Covid – 19 si sta dissipando, si crede che il panorama delle opportunità di investimento sia positivo per gli stock picker attivi.

Un falso comune nell’ambito degli investimenti è l’idea che sia necessario prevedere qualsiasi shock del mercato, come la pandemia, o l’ultima crisi finanziaria. Invece, gli investitori dovrebbero concentrarsi su come ottenere investimenti interessanti, cioè investendo in aziende resistenti ai cicli o agnostiche.

Per questo è importante concentrarsi sulla qualità dei mercati ad oggi, cercando aziende con una crescita costante e sostenibile degli utili, mantenendo la convinzione che queste aziende dovrebbero emergere con forza dall’inevitabile volatilità di mercato. Infine, risulta utile mantenere un attenzione massima verso la valutazione, in quanto, investendo in un buona azienda appartenente ad un settore in forte crescita, si potrebbe incorrere nel rischio di trovarsi un cattivo investimento a causa della valutazione o dell’ottimismo euforico che viene prezzato nella crescita futura del business.

 

Al link AdvisorOnline.it l’articolo completo a cura di Daniele Rosa, Advisoronline.

 

Da Marco Chinaia - Junior Financial Analyst presso Quantalys Italia.