AllianceBernstein: “Capire l’impronta di carbonio di un portafoglio obbligazionario”.

Pubblicato il 13/05/2021 - Marco Chinaia

“La transizione verso un’economia a zero emissioni nette di carbonio (”net zero”) è un processo di vitale importanza, e per sostenere questo percorso gli investitori sostenibili dovrebbero monitorare l’impronta di carbonio delle obbligazioni corporate incluse nei loro portafogli. Tuttavia, per capire la “carbon footprint” di un portafoglio obbligazionario non ci si può limitare a considerare solo le metriche tradizionali”.

Per capire l’impatto prodotto dai loro portafogli sul clima, gli investitori hanno bisogno di informazioni dirette e semplici. Queste sono messe a disposizione da diversi fornitori, tra cui MSCI che, ha creato una serie di metriche di calcolo dell’impronta di carbonio per mettere a confronto le caratteristiche di un portafoglio con quelle di un benchmark.

Per gli investitori obbligazionari, la metrica più rilevante è l’intensità di carbonio media ponderata di un portafoglio, che misura l’impronta di carbonio del portafoglio in termini di volume di emissioni di anidride carbonica per valore delle vendite (tonnellate di CO2eq./mln USD).

Questa metrica semplice e concisa comporta diversi vantaggi ma, anche alcuni limiti. Quale sarà il punto di vista di Alliance Bernstein?

 

Al link AllianceBernstein.com l’articolo completo a cura di S. Keegan e S. Lamdouar

Da Marco Chinaia - Junior Financial Analyst presso Quantalys Italia.