A un anno dal covid - 19

Pubblicato il 23/04/2021 - Alessia Vicario & Marco Chinaia
È passato poco più di un anno dall’inizio dell’emergenza sanitaria, che ha portato ad una delle più rapide correzioni di mercato della storia recente e successivamente ad un rally che ha permesso ai principali mercati di recuperare gran parte del terreno perso, sicuramente questo evento verrà ricordato sia per la velocità che ha caratterizzato la prima fase di crollo, sia per la velocità mostrata durante la fase di ripresa. Ma come è stato il comportamento dei diversi comparti nelle varie fasi di questo periodo?

 

L’impatto dell’arrivo di covid – 19, non è stato omogeneo tra i vari comparti, infatti, si sono riscontrate alcune diversità in termini temporali, di intensità e forza della correzione. Quando, tra il mese di dicembre 2019 e il mese di gennaio 2021, cominciarono a diffondersi in Cina notizie riguardanti il nuovo virus covid – 19, non tutti i mercati vennero influenzati, specie quelli europei e americani, mostrandosi resilienti, per buona parte del mese di febbraio. Fino a quel momento sembrava che il problema potesse riguardare solo alcuni territori della Cina, ma con l’arrivo dei primi casi in Europa, in Ameria e, di conseguenza, rapidamente in tutto il mondo, la reazione dei mercati è stata molto violenta.

Il periodo più intenso del crollo è stato individuato tra il 19/02/2020 e il 16/03/2020, dove tutti i comparti, seppur con diversità intensità, sono stati colpiti mostrando performance anche fortemente negative.

 

Comparto Monetario

Il mercato monetario ha retto abbastanza bene l’urto della pandemia segnando una performance del – 1,53%, con un max drawdown, che descrive la perdita massima registrata all’interno del periodo del – 1,55%. Tra le varie categorie, nei comparti a breve termine hanno retto meglio quelle in euro e in dollari rispetto alle altre valute quali Yen, Franco svizzero e sterlina inglese che, al contrario, hanno registrato i peggiori rendimenti.

Durante i mesi successivi, grazie all’iniezione di liquidità da parte delle principali banche centrali, anche il comparto monetario ha visto un rialzo nei livelli di rendimento, chiudendo il mese di aprile 2020, con un + 0,58%. A questo rialzo sono seguiti quattro mesi di performance negative (- 0,52% a maggio, - 0,01% a giugno, - 0,88% a luglio e – 0,11% ad agosto), il resto del periodo è stato contraddistinto da un andamento altalenante fino a marzo 2021, chiuso con un + 0,58%.

 

Comparto Obbligazionario

Il mercato obbligazionario ha fatto registrare, nel periodo di massima emergenza, una performance del – 7,69%. Anche all’interno del comparto obbligazionario, il crollo è stato generalizzato, con la sola eccezione della categoria Obbligazionario dollaro medio – lungo termine che è riuscita a restare in territorio positivo (+ 0,18%), rivelandosi l’unico comparto ad avere retto l’urto della pandemia. Le perdite maggiori sono state registrate dalle obbligazioni convertibili denominate in dollari americani (- 20,25%) e dai Paesi emergenti (- 13,73%).

Nel mese di aprile 2020 il comparto ha registrato un rialzo nelle performance, chiudendo a + 3,11% con tutte le categorie obbligazionarie in territorio positivo.

I mesi successivi sono stati caratterizzati da performance positive che hanno permesso al comparto obbligazionario di recuperare il terreno perso. Gli unici mesi, con performance negative, sono stati luglio 2020 (- 0,28%) e febbraio 2021 (- 0,57%).

 

Comparto Bilanciato

Per il comparto bilanciato, che prevede una combinazione di investimento tra esposizioni obbligazionarie ed esposizioni azionarie, il periodo di crollo ha fatto registrare una perdita del 15,10%. Tra le categorie che hanno fatto registrare le performance peggiori si trovano i bilanciati aggressivi, con la categoria altre valute che ha visto la performance cadere in territorio negativo, fino a - 24,73%, seguito dall’euro (- 24,11%) e il dollaro (- 24,08%).

Il mese di aprile, come visto per i mercati obbligazionari, segna l’inizio di un trend al rialzo molto positivo, ostacolato solamente dai mesi di settembre (- 0,75%) e di ottobre (- 0,99%), che hanno incorporato nelle performance i timori di una possibile seconda ondata. Si è chiuso con il segno positivo anche il primo trimestre del 2021, con una performance cumulata a un mese pari a + 2,01%.

 

Comparto Azionario

I mercati azionari, rispetto agli altri comparti, sono stati colpiti con una forza maggiore, registrando delle correzioni pesantissime che, hanno portato la macrocategoria a segnare un – 29,96% nel periodo più intenso del crollo. L’evento covid è stato in grado, in poche settimane, di colpire quasi indistintamente tutte le aree geografiche e i settori con una velocità senza precedenti nella storia dei mercati. Tra le aree più colpite i Paesi emergenti dell’America latina, guidati dall’Azionario Brasile che ha registrato una performance del – 45,55%, mentre, tra i settoriali, quello più colpito è stato quello dei servizi finanziari (- 39,12%), settore ciclico che generalmente si mostra più sensibile alle fasi di flessione dei mercati.

Il periodo di rimbalzo dei mercati azionari si è aperto a fine marzo e si è poi consolidato nei mesi successivi, con il mese di aprile, in cui si segnala una performance del + 9,99% a fare da guida di un trend positivo che, come visto per il comparto dei bilanciati, sembra subire una temporanea battuta d’arresto durante i mesi di settembre (- 0,98%) e di ottobre (- 2,29%) per tornare a regime da novembre (+ 10,69%) in poi, dove si sono registrate tutte performance positive.

 

Performance Assoluta

Il comparto performance assoluta, che comprende tutti gli strumenti che hanno come obbiettivo la realizzazione della maggiore performance possibile all’interno del periodo di investimento, investendo le proprie risorse in più mercati, ha avuto un andamento diverso in funzione delle diverse strategie presenti al suo interno. Durante il periodo di crollo, questa macrocategoria di investimenti ha registrato una performance pari a – 9,35%, con la categoria performance assoluta dividendi che ha visto le perdite peggiori (- 34,78%).

Come per gli altri comparti, la fase di rialzo è partita con la fine del mese di marzo e l’inizio del mese di aprile e ha seguito un andamento piuttosto altalenante con tre mesi chiusi in negativo (luglio: - 0,21%; settembre: - 0,13% e ottobre – 0,71%) e le migliori performance, come visto per i mercati obbligazionari e azionari registrate durante il mese di aprile (+ 2,78%) e novembre (+ 2,34%).

 

Commodities

Il mercato delle commodities, generalmente caratterizzato da andamenti piuttosto volatili, ha fatto registrare una performance del – 20,86% all’interno del periodo di correzione dei mercati. Su questo rendimento ha sicuramente inciso il crollo del prezzo del petrolio e le misure di contenimento del contagio, che di fatto hanno avuto un impatto immediato sulla domanda e sull’offerta delle principali materie prime.

La fase di rialzo del mercato delle commodities è stata più lenta rispetto agli altri comparti, ma ha fatto registrare per i mesi di maggio (+ 4,60%), di luglio (+ 3,75%), di agosto (+ 4,47%) e per i primi mesi del 2021 (+ 2,93% a gennaio e + 3,70% a febbraio) le performance più elevate rispetto a tutti i comparti considerati.

 

Di seguito viene riportata l’analisi grafica dell’andamento dei comparti, in termini di performance, per il periodo che va dal 01/02/2020 al 31/03/2021.

 

 

 

Da Alessia Vicario & Marco Chinaia - Ufficio Studi Quantalys Italia.