Pictet: “Debito societario dei mercati emergenti: prospettive interessanti grazie a buoni fondamentali”

Pubblicato il 29/01/2021 - Marco Chinaia

Nonostante le perdite economiche provocate a livello globale dalla pandemia di COVID, il credito societario dei mercati emergenti ha dimostrato una notevole costanza e resistenza. Non solo ha chiuso il 2020 con un guadagno, ma i suoi fondamentali continuano anche a essere più interessanti di quelli delle obbligazioni societarie dei Paesi sviluppati. Inoltre, le obbligazioni societarie dei Paesi emergenti hanno registrato un tasso di default più basso rispetto a tutti gli altri strumenti di credito societario.

Le motivazioni di questa situazione sono molteplici: innanzitutto, prima della crisi pandemica gli emittenti societari high yield dei mercati emergenti presentavano una leva finanziaria inferiore rispetto alle controparti dei Paesi sviluppati.  Inoltre, negli ultimi anni, nei mercati sviluppati sono state emesse più obbligazioni high yield a protezione ridotta (covenant-lite), un fenomeno che ha favorito gli emittenti piuttosto che gli obbligazionisti. Influisce poi anche il fatto che il processo di ristrutturazione del debito sia meno complicato nei mercati emergenti, dove avviene di norma al di fuori dei tribunali, sotto forma di trattative private tra emittenti e creditori, una formula che solitamente porta a esiti più favorevoli per i creditori.

Questi sono alcuni degli aspetti individuati da Pictet Asset Management, unitamente alla presenza di rendimenti irrisori disponibili altrove nel mercato delle obbligazioni societarie a livello globale, suggeriscono agli investitori di considerare l’inclusione del credito dei mercati emergenti nei loro portafogli. In quanto, pare un’alternativa interessante a quello dei mercati sviluppati.

 

Al link Am.Pictet.it l’articolo completo a cura di Alain-Nsiona Defise e Qian Zhang

Da Marco Chinaia - Junior Financial Analyst presso Quantalys Italia.