Amundi: "La settimana dei mercati 28 settembre"

Pubblicato il 29/09/2020 - Alessia Vicario

Settimana negativa quella appena trascorsa sui mercati internazionali in modo particolare in Europa e nei Paesi Emergenti. I timori di nuovi lockdown in Europa hanno prevalso sui dati macroeconomici positivi (indici flash PMI migliori delle aspettative per il comparto manifatturiero e inferiori per quello dei servizi, con l’indice compositivo dell’Area Euro che ha chiuso il mese sopra la soglia di 50 in area di espansione economica). EuroStoxx 50 -4,5%, DAX tedesco -4,93%, CAC francese -4,99% e il FTSE Mib meglio della media ma sempre in ribasso ha chiuso a -4,23%. S&P è riuscito a contenere il passivo chiudendo a soli -0,63% grazie anche a un ritorno del settore tecnologico (il Nasdaq ha chiuso a +1,96%). Lieve passivo anche per il Giappone con il Nikkei 225 a -0,67% e duro colpo per i paesi emergenti in particolare quelli asiatici con il MSCI Emerging  che ha chiuso a -4,46%.

Sul fronte dei mercati obbligazionari governativi lieve discesa dei rendimenti sulle curve principali di Stati Uniti e Germania con il rendimento del decennale americano e tedesco in discesa di 3 punti base.

Sul fronte delle materie prime correzione del -2,85% a 41,92 dollari al barile per il Brent dopo i forti rialzi della settimana scorsa e mini crollo dell’oro a 1860 dollari l’oncia in ribasso del 4,65% da ascriversi principalmente al rafforzamento del dollaro Usa contro tutte le valute (+1,77% nei confronti dell’Euro, +1,32% nei confronti della sterlina e +0,8% nei confronti dello Yuan cinese).

Al link Amundi.it il podcast completo di Giordano Beani.

Da Alessia Vicario - Responsabile Progetti & Ufficio Studi presso Quantalys Italia.