Rassegna Stampa #Crisi2020 – 25- 29 maggio

Pubblicato il 29/05/2020 - Alessia Vicario & Luigi Carta
La Rassegna Stampa Quantalys: in un'unica pubblicazione le posizioni delle varie SGR e le notizie/analisi di interesse in questo scenario di crisi.

 

T.ROWE PRICE: “Le cinque fasi di una crisi di mercato: dal rifiuto all’accettazione”

Il modello di Kubler-Ross, noto come le cinque fasi del “dolore”, individua una serie di emozioni provate dai pazienti malati terminali o da individui che hanno perso una persona cara. Il modello parte dal RIFIUTO per poi spiegare le fasi successive: RABBIA, CONTRATTAZIONE, DEPRESSIONE E ACCETTAZIONE. Questo simile processo può essere osservato, con alcuni aggiustamenti, nelle crisi di mercato.

 

  1. RIFIUTO: siamo stati a lungo nella fase del rifiuto, nell’estate 2019 la curva dei rendimenti negli USA si è invertita e la probabilità di una recessione negli Stati Uniti, utilizzando il metodo della FED, era pari a circa il 30% per il febbraio 2020. (Questi livelli negli ultimi 30 anni erano stati raggiunti solo all’inizio della recessione del 2000 e poco prima della crisi del 2008). I mercati obbligazionari non avevano predetto la pandemia ma avevano avvertito che nei mercati sarebbe potuto succedere qualcosa di brutto. Anche quando il virus ha colpito la Cina, l’Occidente è rimasto nella fase di rifiuto e abbiamo smesso di rifiutarla solo quando è arrivata in Europa e negli USA.
  2. RABBIA: i mercati Orso cominciano con un forte calo dei prezzi degli asset rischiosi, questa fase di rabbia è caratterizzata da panico e paura. Il 20 febbraio è iniziata la riduzione degli asset rischiosi (lo S&P 500 ha subito il ribasso più veloce della storia). Nella fase di rabbia i mercati si ritrovano rapidamente in una fase di recessione. Questa fase è ormai alle nostre spalle.
  3. CONTRATTAZIONE: in una crisi di mercato la contrattazione ha 2 significati, il primo è il tentativo iniziale di affrontare e contrattare con la crisi in corso ed è quello che è stato fatto da banche centrali e governi con interventi senza precedenti. L’altra forma di contrattazione sui mercati è la capitolazione che si verifica nelle fasi di ipervenduto. Escludendo chi si è fatto prendere dal panico fuggendo dai mercati ci sono 3 grandi categorie di investitori: chi pensa che vendere è una scelta sbagliata, chi aumenta il rischio perché i prezzi sono interessanti, chi aggiunge rischio perché aveva un sovrappeso di asset rischiosi. La fase di contrattazione potrebbe essere finita oppure potremmo assistere ad una fase di contrattazione a forma di W con rally, sell- off e un altro rally.
  4. DEPRESSIONE: è improbabile che si entri in una depressione economica a causa del virus, la fase depressiva di questa crisi fa riferimento all’adeguamento dei prezzi degli asset alla nuova realtà. Attualmente ci troviamo in questa fase con i prezzi degli asset che riflettono già una brusca recessione nella prima metà del 2020. La vera domanda è: qual è la probabilità di ulteriori sorprese negative o positive? Troppe sono le incognite per permettere di rispondere a questa domanda. Oltre gli stimoli fiscali e monetari è necessaria anche una strategia sanitaria. Il VIX pur non essendo ai livelli massimi del 16 marzo è ancora su livelli di crisi.
  5. ACCETTAZIONE: questa fase indica la ripresa con i prezzi dei mercati che vedono la fine della crisi. Quando vedremo che i tassi di infezione diminuiranno e che la fine del lockdown è vicina allora è probabile che gli asset a rischio accettino la nuova normalità e come dopo ogni crisi comincino a salire verso i nuovi massimi. I mercati forse non sono ancora in una fase di accettazione, in uno scenario ottimistico questa operazione potrebbe richiedere alcune settimane, in uno pessimistico alcuni mesi. La cosa certa è che la fase di accettazione arriverà.

 

Al link T.roweprice.com l'articolo completo Yoram Lustig, Responsabile delle Soluzioni Multi-Asset, EMEA analizza il modello Kubler- Ross  adattandolo alle crisi di mercato. 

 

MORGAN STANLEY: “Riprendere fiato”

Morgan Stanley continua a mantenere un posizionamento difensivo in quanto un momento in cui i mercati sono alla ricerca di una direzione, il rischio di un ulteriore flessione del mercato azionario rimane elevato e non è ancora il momento giusto per aumentare in modo significativo l’esposizione ai titoli rischiosi. Tra i quattro fattori monitorati per determinare il momento giusto per rientrare in titoli rischiosi solo uno, rappresentato dalle politiche monetarie e fiscali, supporta la decisione di rientrare.

  1. Credibilità nel contenimento del virus e appiattimento della curva del tasso di infezione: sono necessari ulteriori progressi;
  2. Valutazioni estreme: le valutazioni azionarie rimangono ben al di sopra di quello che potrebbe essere il fair value;
  3. Posizionamento estremo: gli investitori sono guidati dall’avidità e non dalla paura che sarebbe un indicatore più affidabile.
  4. Politica monetaria e fiscale efficace: i governi e le banche centrali continuano ad adottare misure senza precedenti.

PREFERENZE TATTICHE: a livello geografico tra i paesi sviluppati Morgan Stanley preferisce gli Stati uniti all’Europa e al Giappone e tra i paesi emergenti l’Asia. A livello settoriale sottopeso dei titoli immobiliari quotati. Sul fronte obbligazionario sovrappeso dei Treasury USA e sottopeso dei titoli di stato europei. Sul fronte del credito positivi sul credito investment grade rispetto all’high yield.

Al link MorganStanley.com l’aggiornamento completo del team GBAR di Morgan Stanley.

 

 

AMUNDI: L’invito alla prudenza rimane d’obbligo pur confortati dalla speranza che il peggio sia alle nostre spalle

La settimana scorsa (18-22 maggio) è stata una settimana molto positiva per i mercati azionari internazionali che hanno chiuso in territorio positivo.

Le principali motivazioni positive (dati confortanti sulle curve epidemiologiche di alcuni paesi occidentali con riduzione dei contagi, dei malati e dei decessi; l’accordo tra Francia e Germania sul recovery fund (500 miliardi di euro) che si configura come contributi a fondo perduto e non come prestiti onerosi. La soluzione tra i due paesi dovrà passare al vaglio, questa settimana, della Commissione Europea e potrà incontrare opposizioni da parte dei paesi più oltranzisti (in particolare Olanda, Austria e Finlandia) hanno prevalso sugli elementi negativi (dati macroeconomici molto negativi come gli indici dei direttori degli acquisti pubblicati in tutto il mondo con dei valori molto bassi che segnalano una recessione incipiente; ripresa delle tensioni tra Cina e Hong Kong).

 

USA: S&P 500 + 3,2% Russell 2000 +7,8%; EUROZONA: EuroStoxx 50 +4,84% bene anche i settori che sono stati più colpiti durante la pandemia i settori ciclici e value. Bene anche il Giappone (+1,71%) più contenuto il rialzo degli emergenti a causa delle tensioni tra Cina e Hong Kong. MERCATI OBBLIGAZIONARI GOVERNATIVI: rialzo dei rendimenti sulle curve core, riduzione dello spread Italia Germania grazie all’intesa franco tedesca, molto confortante l’emissione del nuovo BTP Italia con una forte domanda sia da parte di investitori istituzionali che individuali. MATERIE PRIME: prosegue il recupero del petrolio (Brent +8% e WTI +12%), l’oro in lieve flessione (-0,55%). VALUTE INTERNAZIONALI: lieve deprezzamento del dollaro nei confronti dell’euro (-0,74%).

 

Al link Amundi.it il podcast completo.

 

EURIZON: “I mercati ancora in fase di transizione”

I mercati sono in una fase di “transizione”, la volatilità è ormai all’interno del corridoio di normalità quindi è finita la fase dello spavento. I tassi governativi sono in fase di stabilizzazione (sono 2 mesi che non raggiungono nuovi minimi ma rimangono vicini al livello minimo grazie ai sostegni delle banche centrali). Le borse hanno recuperato in maniera significativa rispetto alle perdite ma sono in attesa di valutare la nuova fase che si presenterà all’economia. In settimana si è mosso nella direzione auspicata lo spread dell’Italia sia sul breve che sul lungo reagendo positivamente alla proposta di Francia e Germania sul recovery fund. Il contagio a livello globale è ancora in espansione e si sta espandendo nei paesi dove è arrivato in ritardo (prevalentemente paesi emergenti: Brasile e India), in Europa è in forte rallentamento e anche negli Stati Uniti vi sono segnali di stabilizzazione del virus. Nei dati di fiducia delle imprese del mese di maggio si comincia a vedere un inizio di risalita. Sia per gli USA he per l’eurozona l’indice di fiducia delle imprese manifatturiere e dei servizi rimangono in territorio negativo. Il segnale è che il punto di minimo probabilmente per le economie è stato raggiunto. In settimana l’attenzione è rivolta a mercoledì giornata nella quale la Commissione Europea formalizzerà la sua proposta sul recovery fund presumibilmente allineata a quella di Germania e Francia.

Al link Eurizon l’aggiornamento completo di Andrea Conti – Responsabile Macro Research di Eurizon Capital SGR.

 

ANIMA: view neutrale e approccio tattico

Le attività rischiose continuano ad essere sostenute dal progressivo allentamento delle misure di lockdown (le notizie sono rassicuranti) e dall’incessante supporto delle autorità (il potenziamento degli stimoli sembra essere un trend consolidato). La view sui mercati azionari e obbligazionari resta neutrale e l’approccio tattico. 

Degna di nota è l’esclation dei rischi geopolitici con il deterioramento delle relazioni tra Stati Uniti e Cina (accuse di Trump sull’origine del virus e la crisi di Hong Kong) l’impatto sui mercati di eventuali aumenti delle tariffe sarebbe significativo nella verifica semestrale sul rispetto degli impegni assunti nell’Accordo Commerciale. Sul fronte macroeconomico il livello di incertezza su portata e rapidità della ripresa rimane elevato. In questo contesto è probabile che la crescita economia e i mercati finanziari restino soggetti a vuoti d’aria che esigono prudenza e tatticismo

Scelte accurate sul fronte dell’allocazione settoriale offrono maggiori opportunità di generazione di valore rispetto ad interventi sul livello di investito. SETTORI: positivi sui comparti che hanno subito ricadute positive dalla crisi (tecnologia e salute) e alla ricerca di opportunità tra i settori ciclici (industriali con esposizione alle infrastrutture e all’automazione). MERCATI OBBLIGAZIONARI: positivi sui corporate investment grade ma risulta cruciale la selettività. MERCATI VALUTARI: neutrali su yen e dollaro e cautela sulla sterlina.

Al link Anima.it la view del comitato investimenti di Anima.

 

INVESCO : nonostante tutto ci sono buone notizie.

Seppur sia in atto una disastrosa perdita di posti di lavoro e un crollo dell'attività economica è bene cercare le buone notizie che ci circondano:

  • Molti Paesi sembrano essere riusciti a invertire la curva del numero dei nuovi casi giornalieri di coronavirus e vengono complessivamente effettuati più tamponi.
  • L’R0, ovvero il tasso di trasmissione, è sceso al di sotto dell’1,0 in 46 Stati. L’R0 in Europa è attualmente 0,8 e un R0 inferiore a 1 indica che il numero dei casi è in via di diminuzione.
  • Attualmente sono allo studio ben 90 vaccini contro il COVID-19.
  • Nonostante tutto ciò che è successo, l’indice S&P ha guadagnato il 25% dal Natale 2018. La volatilità di mercato misurata dall’indice CBOE VIX si è più che dimezzata dopo aver toccato livelli record alla fine di marzo.
  • Le condizioni finanziarie si sono allentate considerevolmente rispetto alla metà di marzo.
  • Le quotazioni del WTI USA (West Texas Intermediate), benchmark utilizzato per determinare il prezzo del greggio, sono in ripresa e si stanno avvicinando ai 30 dollari al barile perché l'eccesso di offerta sembra aver raggiunto il picco.
  • Le richieste di sussidi di disoccupazione sono aumentate drammaticamente nella settimana del 3 aprile ma sono passate dai 6,6 milioni di nuove richieste dell’inizio di aprile ai 4,4 milioni di nuove richieste di metà aprile e ai 2,9 milioni di nuove richieste registrate giovedì 14 maggio.
  • L’indicatore anticipatore dell’Economic Cycle Research Institute, che annovera tra gli indicatori l’M2 reale (tutto il denaro disponibile nell'economia, compreso il circolante e altri depositi meno liquidi), i prezzi delle materie prime e le richieste del sussidio di disoccupazione, sembra aver toccato il punto di minimo e sta pian piano risalendo ininterrottamente da sei settimane.

 

Al link Invesco.it l’aggiornamento completo. 

 

 

FIDELITY:  la Cina verso un nuovo “gallo di ferro” come misura anticiclica?

Nel 2008 la Cina per stimolare l'uscita della propria economia dalla crisi finanziaria globale ha speso circa 4.000 miliardi di renminbi (560 miliardi di dollari ai tassi di cambio attuali) in ferrovie, strade e infrastrutture: era il cosiddetto “gallo di ferro”. Oggi le ripercussioni economiche della pandemia di COVID-19 stanno rendendo nuovamente interessante l'idea di riversare denaro a pioggia sia sulle vecchie sia sulle nuove tipologie di infrastrutture, ovvero strade e ponti, ma anche progetti sulle energie rinnovabili e il potenziamento delle reti 5G. Il deficit di bilancio pubblico per il 2020 sarà superiore al 3,6% del PIL, in aumento rispetto al 2,8% del 2019, e per la prima volta da decenni la Cina non ha stabilito un obiettivo ufficiale per la crescita annuale del PIL. Le esportazioni hanno subito un duro colpo in questi mesi e le prospettive non sono certo incoraggianti, verosimilmente quest'anno i consumi rappresenteranno un fattore neutrale per la crescita. La spesa per le infrastrutture rappresenti la principale arma anticiclica rimasta nell'arsenale cinese. Nonostante il rischio di un aumento dell'indebitamento, i progetti infrastrutturali tendono a generare i vantaggi immediati di stimolare la crescita e creare occupazione.

Al link Fidelity.it l’aggiornamento completo. 

 

M&G:  il credito investment grade e il debito emergente offrono degli spread interessanti.  

Tutti i mercati si trovano attualmente al di sotto dei recenti massimi ma, ciò nonostante, molti di essi hanno recuperato un terzo (e alcuni oltre la metà) delle perdite subite, in modo particolare le azioni globali. Il mercato creditizio investment grade, invece, offre ancora spread interessanti e adatti a remunerare gli investitori in modo più che adeguato per il rischio assunto.  Allo stesso modo il debito emergente di categoria high yield presenta degli spread particolarmente interessanti soprattutto perché la negatività che circonda il debito sovrano è già scontata nei prezzi delle stesse asset class.

 

Al link M&G.it l’aggiornamento completo. 

 

 

Da Alessia Vicario & Luigi Carta - Financial Analyst presso Quantalys Italia.