Rassegna Stampa #Crisi2020 - 04 - 08 maggio

Pubblicato il 08/05/2020 - Alessia Vicario
La Rassegna Stampa Quantalys: in un'unica pubblicazione le posizioni delle varie SGR e le notizie/analisi di interesse in questo scenario di crisi.

Le posizioni delle SGR

MORGAN STANLEY: uno sguardo ai beni rifugio: oro e dollaro

Mentre gli investitori si interrogano sulla possibilità di un'ulteriore correzione azionaria Morgan Stanley prevede una continua domanda di beni rifugio: oro e dollaro ed offre il proprio outlook sui due beni.

Per quanto riguarda il dollaro è stato sostenuto da un lato dal taglio dei tassi della FED pari a 150 bp da inizio anno che ha aumentato l'offerta di dollari sul mercato e dal suo status quo di bene rifugio e dall’altro da una carenza di dollari che ha spinto la FED ad estendere le proprie linee di liquidità alle banche centrali globali per proprio per aumentare l’offerta di dollari sul mercato.

Guardando alla tematica del cambio euro dollaro gli Stati Uniti già prima di questa crisi a livello di fondamentali risultavano più forti dell'eurozona e questa situazione continuerà a persistere proprio perchè l'eurozona è fortemente esposta verso i settori più colpiti dalla pandemia come il turismo e il settore manifatturiero. Inoltre anche dal punto di vista delle politiche, monetarie e fiscali, gli stati uniti hanno a disposizione una gamma di mezzi più ampia, rispetto all’Europa, per risollevare l'economia dalla crisi. Il team di Morgan Stanley si attende quindi un continuo rafforzamento del dollaro rispetto all'euro. 

Per quanto riguarda l'oro anche sull'oro ci sono state delle flessioni nei primi giorni di marzo guidate da una questione di liquidità che ha spinto gli investitori a svendere tutte le asset class ritenute più liquide determinando una flessione del prezzo dell'oro. Morgan Stanley mantiene il sovrappeso su questa asset class in quanto l'oro non solo offre una buona copertura essendo un buon diversificatore di portafoglio ma è generalmente correlato positivamente alle politiche di bassi tassi di interesse che sono quelle che verranno attuate nei prossimi mesi e quindi continuerà ad essere sostenuto dall’ampia liquidità fornita dalle banche centrali.

Al link Morganstanley.com l'aggiornamento completo di Laura Biancato Portfolio Specialist di Morgan Stanley Investment.

 

ANIMA: Anche i mercati stanno attraversando una sorta di Fase II

Dopo il crollo di marzo ed il rimbalzo di aprile dove sono ora i mercati? Anche i mercati stanno attraversando una sorta di Fase II dopo la Fase I di marzo ed aprile dove abbiamo visto una discesa molto forte guidata dall’emotività. La situazione di oggi sembra essere molto più calma e la volatilità è scesa. In questa fase prevale lo studio rispetto all’emozione si osservano i fondamentali delle asset class e si guarda al medio termine.

Quali saranno i principali temi sul mercato delle prossime settimane? I temi sono diversi sicuramente le politiche monetarie e fiscali che verranno consegnate al mercato, gli utili aziendali e le aspettative ma sicuramente il tema centrale è il tipo di ripresa della Fase II nonché quando arriverà la Fase III.

Chi è rimasto in attesa fino ad oggi ora cosa dovrebbe fare? Anche se la volatilità è scesa rimane storicamente elevata quindi il principale consiglio è la gradualità degli investimenti, ci sono alcune asset class interessanti ma l’importante è farlo con un programma di investimento progressivo.

Al link Animasgr.it l’intervista completa di Filippo Di Naro Direttore Investimenti di Anima SGR

 

LEGG MASON: "Tra covid e mercati petroliferi prevediamo una ripresa del credito nei mercati emergenti"

La combinazione tra la pandemia e il crollo del prezzo del petrolio mette in difficoltà i paesi in via di sviluppo, in particolare i mercati emergenti, che si trovano ad affrontare la sfida con meno risorse. Secondo Kevin J. Ritter e Mark Hughes (Western Asset Management) ci sarà un aumento del finanziamento esterno tramite debito in dollari statunitensi ovvero l'emissione di obbligazioni sovrane esterne denominate in USD derivante dalla scarsa capacità di bilancio di questi paesi per aumentare la spesa da soli. Le emissioni sovrane in valuta forte dei mercati emergenti stimate a inizio 2020 pari a $150 miliardi probabilmente saranno pari a 300 miliardi di dollari quindi al doppio. Le nazioni dipendenti dal petrolio vedranno ridursi drasticamente le entrate. I mercati emergenti, però, non sono monolitici e guardando oltre i dati aggregati è possibile osservare importanti distinzioni e potenziali opportunità sebbene infatti le economie dei mercati emergenti hanno un’esposizione unica sia per il Covid che per il

Al link Leggmason.com l’aggiornamento completo.

 

FIDELITY: Probabilmente i rendimenti reali persistentemente negativi saranno la nuova normalità.

Lo scatto deflazionistico continuerà a correre ma potrebbe poi cedere il passo a un contesto più inflazionistico con la ripresa delle economie e l’intervento monetario. Gli investitori sono più esigenti ed è aperto il divario tra i vincitori e i vinti di questa crisi. I mercati cominciano però a stabilizzarsi e mostrare i primi segni di guarigione.  Per determinare l’impatto economico del Covid19 gli analisti di Fidelity hanno monitorato una serie di indicatori come le vendite di benzina e il numero di KM percorsi negli USA. Il calo pari al 25%-30% nell’uso dell’auto influirà sulla volatilità del prezzo del petrolio e su altri settori industriali. Come successo per il petrolio dove lo shock della domanda ha determinato prezzi negativi anche altri settori potrebbero nei mesi a venire subire la stessa dinamica I mercati azionari appaiono ottimisti ed è probabile che emergano opportunità ma continua ad essere importante guardare ai bilanci individuali delle aziende e alla longevità piuttosto che agli utili. Sul fronte obbligazionario del reddito fisso i rapporti rendimenti rischio appaiono più interessanti. L’intervento della FED ha calmato i mercati ed ha contribuito alla riduzione degli spread obbligazionari globali ma continua ad essere necessaria la prudenza anche sull’obbligazionario. La preferenza è verso gli investment grade piuttosto che verso gli high yield proprio per la maggiore trasparenza sul rischio di default dove però c’è ancora molta incertezza. I sell off sono stati indiscriminati anche sui mercati emergenti e gli investitori che sono rientrati hanno richiesto premi più elevati rispetto al passato. Dato l’elevato livello di debito (265 trilioni di dollari a livello globale) le banche centrali dovranno necessariamente mantenere bassi i tassi reali o spingerli ancora di più verso il basso. Probabilmente i rendimenti reali persistentemente negativi saranno la nuova normalità.

Al link Fidelity.italia.it l’articolo completo della direzione investimenti di Fidelity

PICTET: Costruire un portafoglio azionario resiliente: il modello 4P “PROFITTABILITA’- PRUDENZA – PROTEZIONE E PREZZO”

Mentre la maggior parte degli investitori è consapevole del fatto che proteggere il capitale durante i periodi di crisi può tradursi in rendimenti più elevati nel lungo periodo pochi sanno come creare un portafoglio azionario davvero resiliente. Le strategie monofattoriali non dispongono della necessità di adattarsi a improvvisi cambiamenti ed i fondi azionari imperniati su un singolo fattore o un singolo stile espongono gli investitori a elevati livelli di rischio. Le strategie monofattoriali che saranno colpite sono ad esempio i fondi a bassa volatilità in quanto a causa degli elevati livelli di debito i dividendi saranno sacrificati. Un altro esempio è dato dai fondi value: i titoli finanziari e quelli energetici saranno molto colpiti dall’epidemia Coronavirus.

L’alternativa a una strategia monofattoriale è un approccio flessibile multidimensionale, secondo Pictet le quattro 4 PROFITTABILITA’- PRUDENZA – PROTEZIONE E PREZZO” rappresentano 4 linee di difesa che combinate consentono la creazione di un portafoglio azionario in grado di far fronte agli shock di mercato. L’approccio multidimensionale associato a un aggiustamento dinamico sulla base dell’analisi fondamentale fornisce una solida base per costruire portafogli con rischi bilanciati. Al momento l’allocazione di Pictet è ugualmente suddivisa su tutti i fattori 4P. Le società che registrano punteggi 4p robusti e bilanciati sono prevalentemente società appartenenti a settori quali beni di consumo di base, IT e industriali caratterizzati da utili aziendali resilienti e di elevata qualità. Positivi anche sulle large cap che presentano caratteristiche rassicuranti per gli investitori in tempi di crisi.

Al link pictet.it l’analisi completa di Laurent Nguyen Head of Quest Equities e Gabriele Susinno Senior Client Portfolio Manager di Pictet AM.

 

T.ROWE PRICE: per coglie le opportunità nel settore energetico è necessario un approccio selettivo

Sul mercato del petrolio il crollo senza precedenti della domanda ha fatto sprofondare il prezzo dell’oro nero colpendo di conseguenza le azioni del settore energia. Gli investitori si sono divisi in due gruppi chi ritiene che la carneficina sul mercato del petrolio possa creare opportunità di investimento nel settore energetico e chi parla di un arresto ciclico che impone di stare alla larga da questo mercato.  T.Rowe Price stima che nei prossimi 12-24 mesi c’è il potenziale per un potente rialzo anticiclico dei prezzi del petrolio e delle azioni del settore energia e quindi mira a cercare opportunità di investimento nei settori ciclici dell’energia più sensibili al prezzo del petrolio ma restano prudenti le prospettive a lungo termine. Le prospettive sono ciclicamente ottimistiche sul breve termine ma strutturalmente ribassiste a lungo termine. Per avere successo nel mercato energetico sarà necessario bilanciare le view sul petrolio a breve e lungo termine e adottare un approccio molto selettivo perché alcune compagnie non riusciranno a superare la crisi, altri potrebbero risultare particolarmente indeboliti mentre chi rimane invece forse riuscirà ad alzare i prezzi. Occorre considerare che probabilmente ci saranno meno capitali nel settore dell’energia e più disciplina. Opportunità anche sulle utility di aumentare le basi tariffarie e gli utili. Minori le opportunità nei bond high yield del settore energia dove ci si attende inadempienza e fallimenti significativi. In occasione del declassamento nell’universo high yield degli attuali emittenti investment grade potrebbero esserci delle opportunità e alcuni fallen angel alla fine potrebbero diventare "rising stars" e riguadagnare il loro rating investment grade dopo aver aggiustato i bilanci.

T.Rowe volge lo sguardo, nella ricerca e nel processo decisionale, alla crescente popolarità delle strategie di investimento che tengono conto dei fattori ESG e delle loro implicazioni sulle scorte energetiche anche se non ritiene che i fattori ESG influenzeranno significativamente i fondamentali nel mercato petrolifero nell’orizzonte di investimento considerato.

Al link troweprice.com l’articolo completo di Shawn T. Driscoll Portfolio Manager di T.Rowe Price

 

GAM: La Fase 3 dei mercati

In molti paesi europei questa settimana si è passati ad un allentamento delle misure di lockdown in vigore ormai da due mesi. I mercati guardano avanti e hanno già comprato buona parte della ripresa sposando lo scenario di un recupero veloce. L’importante è non tornare ad un nuovo stop ed è per questo che è molto probabile che nelle prossime settimane l’euforia vista ad aprile lasci spazio alla cautela. Se a maggio continueranno i segnali confortanti sul fronte dei contagi allora potrà avviarsi una ripresa più ampia anche dei settori più ciclici e i segmenti più rischiosi del credito. Guardando la Cina come esempio il recupero dei beni di consumo è evidente ma con delle differenze: la flessione sui beni di prima necessità è stata marginale e breve sui beni voluttuari invece più profonda e sicuramente sarà più lunga.

Al link Gam.com  l’articolo completo di Massimo De Palma Portfolio Manager di  Gam Investment

 

EURIZON: i mercati alla prova della fase 2.

Sempre più Paesi provano a ripartire e i mercati provano a confrontarsi con quanto dell’economia mondiale viene nuovamente riattivata con il rischio concreto di una accelerazione della curva epidemiologica. La volatilità permane elevata rispetto ai livelli di fine 2019 ma è comunque in calo rispetto ai massimi registrati tra Febbraio e Marzo. In questa fase e soprattutto nei mesi di Maggio e Giugno l’attenzione sarà rivolta ai dati macroeconomici. La recessione è sicuramente stata prezzata dai mercati e questo lo dimostra il livello dai tassi che si posizionano ai minimi ma senza registrare nuovi ed ulteriori ribassi. I mercati potrebbero adesso rallentare il recupero ma le attività rischiose rimangono comunque appetibili, nell’obbligazionario soprattutto il comparto investment grade e l’high yield mentre negli emergenti gli spread sono elevati a causa delle incertezze sulla ripartenza del ciclo economico.

Andrea Conti, Responsabile Macro Research per Eurizon Capital SGR, espone la posizione di Eurizon nella rubrica Focus Mercati disponibile qui.

 

 

Da Alessia Vicario - Responsabile Progetti & Ufficio Studi presso Quantalys Italia.